Disinstallate Mammoth, l’app finanziata da Google che vuole lucrare sui content creator del Fediverso
“Un nuovo servizio dei creatori dell’app Mammoth per Mastodon intende portare l’economia dei creatori nel fediverse, noto anche come web sociale aperto. Sub.club , in uscita giovedì, consentirà ai creatori di Mastodon, un rivale decentralizzato di Twitter/X, di offrire abbonamenti a pagamento e contenuti tramite feed premium.”
https://techcrunch.com/2024/08/29/sub-club-aims-to-fund-the-fediverse-via-premium-feeds/
@peppenamir il fediverso è una cosa ancora così piccola che l’ingresso di qualsiasi attore che abbia disponibilità finanziaria abbastanza grande potrebbe rovinarlo molto facilmente, soprattutto se si mette a creare non una propria istanza ma servizi trasversali con app che da un giorno all’altro possono iniziare a cambiare i termini di servizio raccogliendo enormi quantità di dati personali
@fediverso
@[email protected] @[email protected] per me sono paranoie inutili , per me il fediverso deve rimanere libero per tutti, anche alle mega aziende che ci possono lucrare, poi sta sempre all’ utente decidere cosa vuole fare e chi seguire o no. C’è sta mentalità folle di volere difendere la “purezza” del fediverso ed è una gran fesseria. Il fediverso ha bisogno di crescere anche con gente che ci investe tempo e denaro, sennò ci si accontenta e lo si tiene così com’è adesso, una comunità di persone fantastica, ma isolata dal pianeta terra. aggiungo soltanto che non siamo noi a decidere la direzione che prenderà, ed è giusto che sia così perché il fediverso è libero
@peppenamir @fediverso @fedifaschifo Non facciamo lo stesso errore di certi fanatici Linux, e purtroppo ce ne sono, per i quali investirci denaro su un progetto è il male. Il Fediverso è e deve rimanere libero, ma contare solo sulle donazioni vuol dire rischiare di vedere istanze chiudere da un giorno all’altro. Cerchiamo di essere realisti. Guarda WordPress. Open source ma se ha tutta una community dietro, è perché dietro ha aziende anche grosse.
@[email protected] concordo al 100% ma non è solo un problema di istanze che chiudono, è proprio un problema di sviluppo vero e proprio e di rimanere al passo con i tempi @[email protected] @[email protected]
@peppenamir @fediverso @fedifaschifo Su questa cosa dell’inglese usato dove non serve, sono d’accordo: ci sono termini che sono usati a sproposito, non mi puoi dire “overbooking” per dire “sovrannumero” o “burnout” per dire “esaurimento”; io lavoro nell’informatica quindi i termini tecnici non li cambi. “handicap” è un termine che indica uno svantaggio a livello sportivo inizialmente, ma per la disabilità è inadatto perché fuorviante: la… (1/4)
@peppenamir @fediverso @fedifaschifo Le istanze che chiudono, esempio preso come conseguenza più eclatante. Perché non essere supportati economicamente significa che lo sviluppatore lavora a rilento, non chiude i bug (compresi quelli di sicurezza) succedono tanti inconvenienti che fanno scadere la qualità di un prodotto gradualmente ma inesorabilmente.
@peppenamir aperto a tutti si, ma si può dire quali sono i paraculi e come evitarli?
@fediverso
@[email protected] certo!! qui è tutto libero e si può dire la propria sempre!!! l’importante è essere sempre educati e argomentare con i fatti , sennò non saremo tanto dissimili da #facebook e affini @[email protected]