Filippine: Red-tagging e violenza da parte di un governo che usa Facebook contro i giovani difensori dei diritti umani
Strumenti digitali, disinformazione e una legge antiterrorismo riprovevole servono a creare un clima di paura e intimidazione tra i giovani difensori dei diritti umani.
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Un po’ come è accaduto anche recentemente in Italia, importanti figure politiche e attori della sicurezza statale hanno diffamato i difensori dei diritti umani, gli studenti attivisti, gli insegnanti, i giornalisti e altri come “ribelli comunisti” e “terroristi”, incitando all’odio e alla violenza.
Il rapporto di Amnesty è un appello urgente a porre fine agli attacchi degli attori statali contro i giovani difensori dei diritti umani.