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  • @freezr @notizie @informapirata

    Friendica supporta tre protocolli il suo nativo DFRN; quello di Diaspora*; e infine ActivityPub. Adesso l’uso di quest’ultimo per mia esperienza mi sembra limitato, quando usi funzioni specifiche di Friendica funzionano solo tra utenti Friendica e si muovono grazie al protocollo nativo, altrimenti l’interazione con Mastodon è limitata, tipo i sondaggi.

    Vero, ma a parte i “gruppi privati” non c’è nulla di Friendica che non funziona con gli utenti Mastodon, così come non c’è nulla di Mastodon oltre ai sondaggi che non funzioni per gli utenti Friendica

    C’è un’altra app in via di sviluppo che si chiama Relatica che promette molto bene, è ancora in una fase embrionale

    Molto carina, ma al momento non ci scommetterei molto. Del resto una vera app avrebbe costi non sostenibili e non compatibili con lo Stato attuale della community degli sviluppatori e soprattutto degli utenti Friendica








  • @ailiphilia l’articolo segnalato da @Shamar parla di IA e spiega molto nel dettaglio quali sono i problemi dell’attuale impatto dell’IA nel mondo della scuola.

    Quanto all’articolo che hai citato sui cellulari in classe, sono d’accordo che riguardi una questione simile, ma credo anche che tenda ad affrontarla in modo scorretto.
    Al di là delle generalizzazioni (sbagliate ma spesso schierate dai “miglioristi” come un esercito di uomini di paglia) di chi vorrebbe dare tutta la colpa agli smartphone, è indiscutibile che questi costituiscano un problema che comporta distrazione e in particolare una diminuzione della soglia dell’attenzione. Altrettanto indiscutibile è che i professori se ne freghino generalmente.
    Infatti, se da una parte non prevedono mai momenti di utilizzo proficuo e ragionato di questi strumenti (avocando dalla finalità del loro ruolo), dall’altra incentivano i ragazzi a utilizzarli (dall’ “andatevi a vedere questo argomento su google” al semplice “i compiti li trovate sul registro elettronico”).

    Considerando quanto gli smartphone siano magnetici per l’attenzione dei ragazzi, sarebbe come se un insegnante di quarant’anni fa avesse consigliato ai propri studenti “ho lasciato i materiali delle lezioni in sala TV mentre trasmettono la partita della vostra squadra del cuore”…

    Questo è il livello… Allora mi chiedo se vogliamo ancora parlare di potenzialità della didattica integrata o se non sarebbe il caso di affrontare la squallida realtà?

    @informapirata